Chi Siamo
Siamo un gruppo di psicoterapeuti che da oltre 20 anni applica il modello Cognitivo Postrazionalista nella clinica, sviluppandolo nella ricerca e divulgandolo attraverso la formazione. Abbiamo fondato un laboratorio di idee in una cornice culturale costruttivista rivolto anche al dialogo con altre scuole ed altre discipline. L'obiettivo è quello di creare una rete di singoli specialisti e istituti, nell'ambito della psicologia, psichiatria e psicoterapia, che ponga al centro dello studio e dell'intervento l’esperienza esistenziale umana. In un laboratorio esperienza e conoscenza formano un binomio indissolubile. L’approccio Cognitivo Postrazionalista rappresenta un recente sviluppo del Costruttivismo. La sua creazione e diffusione sono merito di Vittorio F. Guidano, psichiatra italiano prematuramente scomparso nel 1999, del quale alcuni di noi hanno avuto il privilegio di essere allievi,collaboratori ed amici. Guidano ci ha offerto strumenti preziosi per trasformare in narrazioni cariche di significati le storie dei nostri pazienti.
Il modello
Secondo questa prospettiva, la realtà, “multiversa”, è concepita come un fluire continuo, multidirezionale e multilivellare di processi cognitivi in costante svolgimento. La progressiva articolazione di un sé processuale fa si che l'esperienza si svolga costantemente e simultaneamente su un doppio livello: quello dell'esperienza immediata e quello della spiegazione. Attraverso il linguaggio diamo significato all’esperienza, costruendo in tal modo la nostra identità narrativa che si mantiene unica e irripetibile grazie alla dialettica costante del Self Narratore, che spiega e valuta, con il Self Protagonista, che esperisce. In una prospettiva Ontologica le emozioni sono forme di conoscenza e corrispondono a quell’ordinamento immediato della realtà che percepiamo come “dato” nel fluire della nostra prassi del vivere. Il cuore centrale della prospettiva Postrazionalista può essere quindi rintracciato principalmente nei concetti riguardanti il Significato Personale, la processualità del Self, l’organizzazione del mondo emotivo in un’identità narrativa, la sequenzializzazione dell’esperienza attraverso l’uso della Moviola e la reciprocità emotiva.
“ Non esiste un mondo, salvo quello che sperimentiamo attraverso quei processi che ci sono dati e che ci rendono quello che siamo “ (Ceruti 1985)